C'è il dominio degli Stati, delle organizzazioni sovranazionali e dei
governi locali. Ci sono le lotte intestine per il potere, che alimentano
le strategie della tensione geopolitica nell'area del Mediterraneo.
Ci
sono i nazionalismi, che dividono gli oppressi e li spingono ad
uccidersi gli uni con gli altri. Le società locali subiscono processi di
liberalizzazione imposti dall'esterno. In aggiunta, ci sono le barbarie
del fanatismo religioso oscurantista. C'è il legame repressivo che
intreccia le “leggi antiterrorismo”, l'oppressione poliziesca per le
strade, le prigioni, le regole di detenzione speciali, i campi di
concentramento per i migranti. C'è la paura di perdere il proprio lavoro
che assieme al suo svilimento è funzionale a rafforzare i padroni.
Tuttavia, esiste un mondo parallelo. E' il mondo della rivolta. E' il mondo delle persone che resistono per le strade del Sud Europa. Il mondo del Movimento NoTav nel Nord Italia, del movimento contro le miniere in Calcidica, nella Grecia settentrionale, delle rivolte che esplodono in Turchia, della costruzione del Confederalismo Democratico nell'area kurda della Siria settentrionale. Quello delle lotte indipendenti delle vertenze dei lavoratori. Quello dei prigionieri politici e dei rivoluzionari perseguitati. Quello dei prigionieri che insorgono e di chi è rinchiuso nei campi di prigionia. Questo mondo esiste in ogni persona, in ogni movimento collettivo che resiste e prova a costruire una vita diversa nelle strade, nei propri quartieri, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università e nelle campagne.
Questo mondo parallelo può prevenire l'applicazione della barbarie capitalista e dell'oscurantismo religioso e nazionalista, in questo crocevia chiamato Mediterraneo.
Questo mondo parallelo deve costruire, qui ed ora, ponti di comunicazione, cooperazione, resistenza e solidarietà.
Rivendicando tutto questo, collettivi, gruppi e movimenti sociali danno vita ad una campagna anarchica di solidarietà internazionale chiamata “TRE PONTI/THREE BRIDGES”:
Ponte di solidarietà verso il Sud Europa.
Ponte di solidarietà verso il Mediterraneo Orientale
Ponte di solidarietà verso l'area dei Balcani.
Questa campagna si aprirà attraverso iniziative ed azioni indipendenti, coordinate o comuni, da parte dei collettivi, che siano parte della stessa, da Febbraio fino ad Ottobre 2015.