Fascismo, tutto esaurito a Predappio per il 90° anniversario della Marcia su Roma

Predappio 28.10.2012
Erstveröffentlicht: 
27.10.2012

''Tutto esaurito' a Predappio, città natale di Benito Mussolini, per la ricorrenza di domani, i 90 anni dalla Marcia su Roma. Il turismo dei 'nostalgici' non conosce crisi: sono al completo i circa venti ristoranti della città, insieme alle strutture alberghiere che a Predappio consistono in due pensioni e due agriturismi, per un totale di circa cinquanta camere. "Il resto delle persone giunte a Predappio per la ricorrenza alloggerà negli hotel di Castrocaro e Forlì", spiega Francesco Billi, assessore alla cultura con delega al turismo del comune. "Non vorremmo essere solo il luogo della celebrazione di questa ricorrenza: a Predappio dovremmo interrogarci sul perchè una dittatura ha caratterizzato la storia del nostro Paese", afferma il sindaco Giorgio Frassineti, alla guida di una giunta di centrosinistra. "Purtroppo - prosegue Frassineti - sembra che al nostro piccolo comune sia affidato il peso di una responsabilità troppo grande".

 

 Da una parte, quindi, un bene per commercianti e ristoratori locali, ma dall'altra, spiega Frassineti, "ogni anno i pullman portano centinaia di turisti che fanno una sfilata fino al cimitero portando una croce nera e inneggiando al fascismo. Puntualmente Predappio è alla ribalta delle cronache, per un'immagine che non le appartiene e che non vorrebbe far propria. Ma noi siamo romagnoli - aggiunge - e cerchiamo di essere tolleranti".

La città natale del duce, sempre amministrata dalla sinistra dai tempi del dopoguerra, ha messo per la prima volta quest'anno una tassa per la sosta dei pullman in arrivo domani. Critiche e polemiche alla giunta non si sono fatte attendere: "Questa tassa la fanno ovunque - si giustifica il sindaco - non ideologizziamo tutto: i pullman inquinano, sono ingombranti e danno fastidio. Mi sembra un provvedimento giusto". Dello stesso parere l'assessore Billi: "Tra la rimozione dei cassonetti come misura di sicurezza e la pulizia dei muri imbrattati di scritte dai vandali, la ricorrenza costa alle casse comunali migliaia di euro all'anno: questo può aiutarci a coprire le spese".

(LEGGI IL PEZZO DELL'HUFFPOST SULLE CELEBRAZIONI PER LA MARCIA SU ROMA)

Di tutt'altro parere Gastone Turci, consigliere d'opposizione a Predappio nonché presidente della Pro Loco di Predappio Alta: "Una misura improvvisa e discutibile, anche se non penso fermerà la folla di visitatori. Noi della Pro Loco abbiamo deciso di comune accordo di fornire solo tavoli e panche ma non i nostri locali perché non ci sembrava il caso, considerando l'oggetto della ricorrenza".

Una volta, racconta Turci, si verificavano scontri ed episodi violenti e per questo i cittadini di Predappio, soprattutto i più anziani, vivevano con un certo malessere l'anniversario. "Adesso che gli scontri non ci sono più da tempo- conclude - ci siamo abituati e, anzi, bisognerebbe avere un pò più di rispetto per i soldi che portano, anche se temporaneamente, all'economia locale".

"A Predappio i negozi di souvenir sono pochi e non abbiamo tutti questi ristoranti. La gente verrebbe lo stesso anche senza queste manifestazioni", sostiene il sindaco Frassineti. Iniziative "che, anzi, ostacolano un turismo più attento alla storia, più consapevole e lontano dalle controversie politiche. Siamo il luogo adatto per studiare il fascismo. Polemiche ed esposizione mediatica dimostrano che i conti con la storia noi italiani non li abbiamo ancora fatti". Oltretutto, conclude, "la nostra è una zona meravigliosa e durante tutto l'anno facciamo approfondimenti sulla storia del '900: non siamo solo il paese del duce".

Altro luogo tradizionalmente legato al turismo 'nostalgico' è l'hotel Campo Imperatore, sul Gran Sasso, dove Mussolini fu rinchiuso e poi liberato dai nazisti nel 1943. Ma i turisti affluiscono in maggior misura nell'albergo abruzzese in altre date: il 28 agosto quando il duce fu imprigionato e il 12 settembre quando si svolse il blitz tedesco.

Scarso l'appeal del 28 ottobre, data della marcia su Roma che segnò l'inizio dell'avventura fascista. "Anche perchè - spiega Domenico Di Domenico, della nuova gestione dell'hotel - quel giorno cade in un periodo dell'anno che da noi segna tradizionalmente sempre forte maltempo. Oggi, ad esempio, c'è una vera e propria bufera, ma non di neve: ci sono temporali, venti forti e nebbia e per domani le previsioni meteorologiche sono persino peggiori. Se anche qualcuno fosse invogliato a venire per quel motivo storico, credo rinuncerebbe".

Ben diverso il discorso tra fine agosto e inizio settembre, quando proprio Domenico accompagna i turisti a visitare la stanza che occupò Mussolini: "Diciamo che almeno la metà dei visitatori non è composta da turisti solo curiosi, ma da veri e propri nostalgici del fascismo: si ripetono spesso scene con gente che piange o comunque si commuove o persino che bacia o abbraccia il busto del duce collocato nella stanza".